Vaccini Covid, Conte: “Preoccupati da ritardi. Pronti ad azioni legali”

Il premier Conte sui vaccini Covid: “Preoccupati dai ritardi. Tutto questo è inaccettabile. Ricorreremo per vie legali”.

ROMA – Il premier Conte con un post su Facebook si è soffermato sui vaccini Covid: “Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici sono preoccupanti. Dapprima Pfizer-BionTech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi europei delle dosi di vaccino già programmate e questo sta penalizzando proprio i Paesi che, come l’Italia, stanno correndo più velocemente. Le Regioni sono costrette a rallentare le nuove somministrazioni per assicurare il rischiamo alle persone vaccinate“.

“Ritardi anche da AstraZeneca”

Il presidente del Consiglio ha confermato anche i ritardi di AstraZeneca: “Se la notizia fosse confermata – si legge nel post – significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8. Il ministro Speranza e il commissario Arcuri hanno incontrato con i vertici della casa farmaceutica, che però hanno confermato il ridimensionamento della capacità produttiva“.

“Tutto questo – ha continuato il Premier – è inaccettabile. Il nostro piano vaccinale, approvato dal Parlamento italiano e ratificato anche in Conferenza Stato-Regioni, è stato elaborato sulla base di impegni contrattuali liberamente assunti e sottoscritti dalle aziende farmaceutiche con la Commissione Europea“.

“Pronti ad azioni legali”

Il premier Conte ha annunciato azioni legali: “Questi rallentamenti delle consegne costituiscono gravi violazioni contrattuali, che producono danni enormi all’Italia e agli altri Paesi europei, con ricadute dirette sulla vita e la salute dei cittadini e sul nostro tessuto economico-sociale già fortemente provato da un anno di pandemia“.

“Ricorreremo – ha concluso il presidente del Consiglio – a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali, come già stiamo facendo con Pfizer-BionTech, per rivendicare il rispetto degli impegni contrattuali e per proteggere in ogni forma la nostra comunità nazionali“. Ritardi che, come detto anche dal premier Conte, potrebbero portare ad un ritardo del ritorno alla normalità.